Attualmente in Puglia sono presenti oltre n. 200 siti contaminati iscritti nell’Anagrafe dei siti da bonificare della Regione Puglia e riferiti alla presenza di ex discariche comunali, a distributori di carburanti ed a siti riferiti sequestrati dalle Forze dell’Ordine. In aggiunta sino a fine 2010 sono stati censiti n. 498 siti potenzialmente contaminati (ARPA Puglia Relazione sullo Stato dell’Ambiente 2010). L’aspetto più allarmante è che tali numeri sono in continua crescita, man mano che le indagini sul territorio vengono ampliate ed approfondite. Fra le tipologie di inquinamento maggiormente riscontrate nei suoli, la percentuale più alta (più del 30%) riguarda la contaminazione da “metalli pesanti”. A differenza dei contaminanti organici, gli inquinanti inorganici ed in particolare i “metalli pesanti” sono specie chimiche non biodegradabili e tendono ad accumularsi nel suolo e negli organismi viventi. Al fine di ridurre tale rischio, è necessario tutelare la risorsa suolo non solo effettuando un corretto ed accurato monitoraggio dello stato di salute dei suoli agricoli (progetto n°1), ma anche, laddove sia avvenuta una contaminazione, cercando di recuperare tali suoli per le attività agricole o comunque cercando di evitare che la contaminazione si diffonda ad altri comparti ambientali o lungo la catena alimentare.
Le finalità del presente progetto sono quelle di sviluppare formulati complessi contenenti reattivi a basso costo (o addirittura prodotti di scarto riciclati) per la stabilizzazione di metalli pesanti nel suolo…